Clusentinus
Un piccolo gioiello incastonato fra la dolcezza dei paesaggi toscani, messo lì da una mano divina. Una valle incantata, dimora di grandi artisti e poeti che l’hanno percorsa lasciandovi intrappolata la loro essenza. Terra di battaglie campali, di sentenze inaudite, di leggende latenti che riecheggiano nel vento che l’accarezza ogni giorno. Una piccola oasi galleggiante, di cui la natura è una madre amorevole.Siamo parte di tutto ciò, di un territorio ricco di storia e cultura: il Casentino.
Una dimensione che invita a prendersi il proprio tempo per scoprirla, conoscerla e viverla, immergendosi tra le sue infinite bellezze paesaggistiche, tra i suoi preziosi eremi e antichi borghi, tra le sue pievi e i suoi castelli. Un patrimonio percorso da un incessante dialogo tra l’eternità del passato e l’attimo presente, con le antiche tradizioni a rappresentare il cuore pulsante dei due emisferi temporali.
La nostra storia
In mezzo a così tanta meraviglia scorre la storia di Palazzo Gatteschi, che inizia nel 1763, una data ancora incisa sul camino del salone situato al piano nobile. E’ allora, infatti, che i Gatteschi, provenienti dal ramo nobiliare di Pistoia e Firenze, prendono possesso del Palazzo, eleggendolo a loro principale dimora.
La residenza, prima appartenente ai Soldani, nobili di Poppi, diventa proprietà dei Gatteschi grazie al matrimonio tra due esponenti delle rispettive casate, segnando così il passaggio dalla prima alla seconda stirpe nobiliare.
Quello dei Gatteschi è un racconto che si protrae nel tempo, popolato di donne forti e fascinose; di personaggi curiosi e sopra le righe; di intrecci appassionanti; di legami illustri con la storia dell’epoca. Una discendenza, tuttavia, percorsa da un leitmotiv: l’amore per la campagna e la vita bucolica, una peculiarità rimasta inalterata nei secoli, fino ai giorni nostri.
Di recente, la dimora ha conosciuto una preziosa opera di restauro, all’insegna del comfort e della modernità, per darvi così la possibilità di ammirarne la bellezza e di godere della gioia che ha portato alla nostra famiglia nel corso degli anni, senza dimenticare però quella che è stata la vita delle persone e degli oggetti che nel tempo l’hanno abitata.
Come se tra quegli scorci, a distanza di secoli, la storia continui a scorrere inesorabile e, tramite il riflesso di chi ne è stato protagonista, emerga quell’atmosfera intima e autentica, quel crocevia di valori portanti a cui il Palazzo, tutt’oggi, cerca ancora di dar voce.
Quelle stesse virtù immortalate a partire dallo stemma familiare, che giganteggia sulle sue mura e che ritrae un gatto dalla coda rampante: simbolo di indipendenza, vigilanza e destrezza.
La residenza, prima appartenente ai Soldani, nobili di Poppi, diventa proprietà dei Gatteschi grazie al matrimonio tra due esponenti delle rispettive casate, segnando così il passaggio dalla prima alla seconda stirpe nobiliare.
Quello dei Gatteschi è un racconto che si protrae nel tempo, popolato di donne forti e fascinose; di personaggi curiosi e sopra le righe; di intrecci appassionanti; di legami illustri con la storia dell’epoca. Una discendenza, tuttavia, percorsa da un leitmotiv: l’amore per la campagna e la vita bucolica, una peculiarità rimasta inalterata nei secoli, fino ai giorni nostri.
Di recente, la dimora ha conosciuto una preziosa opera di restauro, all’insegna del comfort e della modernità, per darvi così la possibilità di ammirarne la bellezza e di godere della gioia che ha portato alla nostra famiglia nel corso degli anni, senza dimenticare però quella che è stata la vita delle persone e degli oggetti che nel tempo l’hanno abitata.
Come se tra quegli scorci, a distanza di secoli, la storia continui a scorrere inesorabile e, tramite il riflesso di chi ne è stato protagonista, emerga quell’atmosfera intima e autentica, quel crocevia di valori portanti a cui il Palazzo, tutt’oggi, cerca ancora di dar voce.
Quelle stesse virtù immortalate a partire dallo stemma familiare, che giganteggia sulle sue mura e che ritrae un gatto dalla coda rampante: simbolo di indipendenza, vigilanza e destrezza.
#muoversineltempo
Autenticità ricercata
I soffitti affrescati e le mura in pietra, i camini antichi e gli eleganti saloni: dettagli conservati nel tempo e valorizzati da una recente opera di rinnovamento che ha saputo cogliere lo straordinario potenziale di oggetti semplici desunti dal passato, trasformandoli in esemplari unici di design contemporaneo.
Nelle camere e negli appartamenti, lo stile della tradizione toscana si veste di colori pastello e assume forme inedite, per dialogare con l’antico, esaltandone la memoria.
Un recupero, questo, che ha segnato il carattere dell’ambiente, intensificandone l’originaria atmosfera da sogno, in chiave di ricercata sobrietà contemporanea.
Nelle camere e negli appartamenti, lo stile della tradizione toscana si veste di colori pastello e assume forme inedite, per dialogare con l’antico, esaltandone la memoria.
Un recupero, questo, che ha segnato il carattere dell’ambiente, intensificandone l’originaria atmosfera da sogno, in chiave di ricercata sobrietà contemporanea.